La Gazzetta dello Sport 29.06.2016 – Articolo sul nostro 2º Convegno ECM “Dalla pista alla strada”, con gli ospiti d’eccezione Kiara Fontanesi e Maverick Viñales.
MotoGP
Fontanesi, la scelta: “Rossi mito. Ma se Maverick lo battesse…” La campionessa del cross parla della prossima stagione, quando il fidanzato Viñales correrà in Yamaha col pesarese: “Sono orgogliosa di lui, se qualche volta finirà davanti a Vale non potrò che esserne contenta”
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Due cuori, una motocicletta: Maverick Viñales, pilota MotoGP in sella alla Suzuki Ecstar, e Kiara Fontanesi, campionessa mondiale di motocross femminile per 4 anni consecutivi, sono la coppia d’oro delle due ruote. Amano la velocità e sanno prendere i giusti rischi anche se, come specifica lo spagnolo campione del mondo Moto 3 nel 2013, non è facile assistere alle gare di Kiara: “Mi emoziona vederla in pista. Il sentimento c’è ed è forte: è diverso osservare lei o qualcun’altro durante una corsa”. Kiara, intanto, tifa spudoratamente per il suo Maverick, anche di fronte al duello con l’idolo d’infanzia: “Sono cresciuta con il mito di Valentino Rossi. L’anno prossimo lui e Viñales saranno nello stesso team: sono orgogliosa di Maverick perché vivrà l’esperienza in una grande squadra. E se ogni tanto finisse davanti a Vale, non potrei fare altro che esserne felice”.
L’INCONTRO — “Dalla pista alla strada”: questo il titolo dato al secondo convegno ECM organizzato a Parma sotto la direzione scientifica di Michele Zasa, Direttore Sanitario della Clinica Mobile, e di Raul Polo, medico ortopedico dell’Azienda Ospedaliera di Parma. Tanti i relatori (medici e professori universitari) che si sono succeduti sul palco dell’Academia Barilla. A essi si sono aggiunti i già citati Maverick Viñales e Kiara Fontanesi, l’ex team manager Ducati Vittoriano Guareschi, il sociologo Sergio Manghi e il giornalista Paolo Beltramo.
CLINICA — “Oltre che aiutare i piloti nei momenti di difficoltà fisica, la Clinica Mobile è per loro una “no fly zone”: è un luogo di confronto e di incontro con i colleghi lontano dalle telecamere, è l’occasione per chiarire ciò che succede in pista, è il momento per regalarsi un attimo di relax. Mi emoziona vedere come campioni acclamati dal pubblico, una volta tolto il casco tornino ragazzi con i pensieri tipici della loro età”, racconta Michele Zasa. La soddisfazione di Guido Dalla Rosa Prati (CEO del Poliambulatorio Dalla Rosa Prati che accompagna il lavoro della Clinica Mobile) è evidente: “E’ un bilancio estremamente positivo, quello degli ultimi due anni. Io frequento le gare, imparo, apprezzo questi ragazzi che vivono in un mondo incredibile. Per me è un insegnamento costante: dare sempre il massimo tutti i giorni, cercare il limite e superarlo per vincere anche nella vita”.
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