Gazzetta Sportiva 22.03.20

La Gazzetta Sportiva, intervista al Dr Zasa: “Dalla MotoGP alla missione 118 – Clinica Mobile a disposizione-“

(22 marzo 2020) La Gazzetta Sportiva, intervista al Dr Zasa: “Dalla MotoGP alla missione 118 – Clinica Mobile a disposizione-” di Paolo Ianieri
 
Il dottor Zasa, responsabile al Mondiale: «Allenarsi troppo può causare una depressione immunitaria. Tre i mezzi operativi»
 
 
 Gente che corre, che aggira i divieti con un desiderio di sport mai avuto. In questi giorni ha sbancato su internet lo sfogo di Gianfilippo Bancheri, sindaco di Delia (Caltanissetta), furioso coi suoi concittadini. «Ma dove andate a correre, se l’ultima volta che avete fatto un po’ di corsa è stato quando avete fatto la campestre alle elementari? La vostra è stupidità» uno dei suoi passaggi. Ma fare sport adesso aiuta davvero? «Paradossalmente potrebbe invece essere anche peggio» spiega Michele Zasa, il responsabile della Clinica Mobile del motomondiale, anestesista rianimatore, tra i medici in prima linea sulle auto mediche del 118 di Parma. «Libri di medicina dello sport dimostrano come una singola seduta di allenamento, soprattutto in soggetti non allenati, possa provocare una depressione immunitaria che va dalle 3 alle 72 ore a seconda del lavoro svolto. In più, fare sport aumenta i livelli di Interleuchina 6, un mediatore dell’infiammazione; lo stesso aumento sembra implicato nell’eziopatogenesi, ovvero l’origine, di queste polmoniti e insufficienze respiratorie: i valori sono molto aumentati nei pazienti da Covid-19. Si pensa che il vero danno avvenga con una cascata infiammatoria in cui è presente appunto l’Interleuchina 6: è come se il corpo sovra reagisse con una estrema infiammazione a livello polmonare, alterando gli scambi respiratori. Ed è questo il motivo per cui la gente muore». Una diagnosi già ipotizzata col paziente 1 di Codogno. «In una settimana aveva effettuato due mezze maratone, ovviamente esagerando. Il troppo sport può liberare dei mediatori, aumentando tra gli altri i livelli di Interleuchina 6. In questo momento fare sport come se non ci fosse un domani è parecchio stupido, oltre che controproducente, potendo favorire l’attività del virus».
 
Cliniche disponibili
In questi giorni con gli ospedali al collasso, Zasa tende anche una mano a chiunque ne avesse bisogno: «Abbiamo tre cliniche mobili, una a Parma, una a a Torino e una in Spagna, che possiamo mettere a disposizione della Protezione Civile o di qualsiasi struttura che ne abbia bisogno per un ospedale da campo».